
GUIDA ALLE TERMITI DEL LEGNO

LA PAROLA AL NOSTRO ENTOMOLOGO
Il Dott. Achille Loi, agronomo ed entomologo della Nuova Prima, supporta i tecnici che operano sul campo e fornisce loro una formazione continua e all’avanguardia. La sua attività di ricerca scientifica e di classificazione degli insetti è inarrestabile. Lo studio delle termiti è vasto e dettagliato, ci auguriamo che questa breve guida sia capace di raccontarvi qualcosa in più su questi tanto fastidiosi quanto affascinanti insetti.
CHI SONO LE TERMITI
Le termiti appartengono all’Ordine degli Isotteri (dal greco = ali uguali) e si presentano con e senza ali. È infatti una specie polimorfica alla quale appartengono individui di forma o di aspetto diverso. Questo significa che all’interno della stessa specie delle termiti coesistono maschi e femmine sia alati sia atteri, ovvero senza ali. Il polimorfismo è correlato al comportamento sociale e alla suddivisione del lavoro all’interno della comunità. Una tipica colonia di termiti si suddivide perciò in caste. Esistono anche sottocaste e intercaste ma il discorso è davvero molto vasto, per ora ci limitiamo alle caste principali.
LE CASTE
Ogni casta ha un ruolo preciso e fondamentale per il funzionamento della società. Ci sono due caste principali: quella dei riproduttori e quella degli sterili, ambedue comprendenti maschi e femmine. Alla casta degli individui deputati alla riproduzione appartengono la coppia reale e gli adulti alati (sciamanti). La casta degli adulti sterili senza ali, atteri, a loro volta si suddivide in operai e soldati. Le colonie si sviluppano fino al punto di essere pronte a conquistare nuovi territori. Questo avviene mediante il distaccamento di una parte di individui dalla colonia madre per andare a fondare una nuova colonia. Questo processo può avvenire in tre modalità differenti: per sciamatura, per propaggine o per sociotomia. La sciamatura è la modalità più frequente.


LA SCIAMATURA DELLE TERMITI
Durante la sciamatura avviene la fuoriuscita dal nido degli sciamanti provvisti di ali e sessualmente maturi. Queste termiti, abbandonato il nido, compiono il cosiddetto volo prenuziale, atterrano sul terreno, si strappano le ali che sarebbero di intralcio nel nuovo nido e formano le coppie. Inizia così la ricerca di un luogo appropriato dove costruire il nuovo nido, il termitaio, nel quale avverrà l’accoppiamento e la deposizione delle uova. La sciamatura costituisce un momento cruciale, le probabilità di successo dell’operazione sono bassissime perché i rischi sono innumerevoli. Ad esempio, durante la sciamatura, nonostante le termiti siano lucifughe, diversi individui sono costretti a uscire allo scoperto, permettendo la scoperta della specie infestante. Il periodo in cui avvengono le sciamature è quello primaverile-estivo, eccezionalmente in autunno, da luglio a ottobre.

NON SONO FORMICHE, SONO TERMITI!
Spesso le termiti vengono confuse con le formiche. In realtà le termiti sono più vicine a Mantidi e Blatte. Con quest’ultime hanno in comune l’eusocialità ovvero il livello più alto di organizzazione sociale riscontrabile soprattutto nelle colonie di insetti. Le termiti sono insetti terrestri lucifughi (che fuggono la luce) di piccole o medie dimensioni. Le dimensioni sono simili a quelle delle formiche nere, ma le termiti appaiono di una colorazione più pallida; per questo motivo sono spesso erroneamente chiamate formiche bianche. Una considerevole dimensione la raggiunge solo la termite regina. La femmina reale, dopo il volo nuziale (la sciamatura), una volta formata la coppia e raggiunto il nuovo nido, sviluppa gli ovari e si trasforma mostruosamente. Il suo addome può diventare milioni di volte più grande, tanto da non riuscire a toccare con le zampe il pavimento della cella reale.
Anche il corpo è differente, quello delle termiti si compone di due parti (anche se a occhio nudo sembrano avere un corpo unico). Quello delle formiche si compone di tre parti. Le antenne delle formiche sono piegate a gomito, quelle delle termiti sono dritte. Per apprezzare la differenza occorre una lente di ingrandimento.
Un’altra sostanziale differenza tra la formica alata e la termite, o isoptera, alata, risiede proprio nelle ali. In entrambe le specie, gli esemplari alati appartengono alla casta dei futuri reali che hanno il compito di fondare nuove colonie attraverso la sciamatura (ali che poi perdono quando atterrano). Mentre le termiti possiedono due paia di ali uguali lunghe il doppio del corpo e ripegate su se stesse (come suggerisce la nomenclatura scientifica), le formiche possiedono due paia di ali di lunghezza diversa che, a riposo, mantengono divaricate.

COSA MANGIANO LE TERMITI?
Le termiti sono voracissime. Si tratta di organismi xilofagi cioè mangiano il legno. Più nel dettaglio, si alimentano di cellulosa che ricavano dal legno secco e marcio delle piante viventi, dai funghi, dalle foglie, anche dai manufatti (carta, cartone, ovatta, stoffe di cotone) e pure dal legno delle nostre case, dalle travi portanti ai mobili fino agli arredi. Per rifornirsi di cibo abbandonano i loro rifugi e intraprendono spedizioni lungo gallerie sotterranee. Quando procedono all’esterno si proteggono dalla luce con coperture tubolari di terra, di legno masticato o di sterco impastato che permettono loro di camminare e lavorare protette dalla luce e dai nemici. Queste gallerie sono vicine alle nostre abitazioni è il primo segnale che occorre una disinfestazione.
L'IMPORTANZA ECOLOGICA DELLE TERMITI
Sono spesso considerati i parassiti più distruttivi al mondo, in realtà la loro importanza ecologica dipende dal fatto che un terzo di tutta la materia prodotta ogni anno dalle piante viene divorata da loro. In un ecosistema terrestre, la produzione di materia vivente è pressoché ininterrotta e se non venisse demolita con la stessa velocità con cui viene formata, dopo poco tempo il sistema entrerebbe in crisi. La distruzione del legno, delle altre parti vegetali e degli altri residui organici, assicura la liberazione di nutrienti nel terreno che, in tal modo, diviene fertile. Con le loro robuste mandibole frantumano la massa legnosa e se ne nutrono. Diventano pericolose quando attaccano il legno delle nostre case. Ed è in questo caso che interveniamo.





LE TERMITI IN SARDEGNA
L’ordine delle termiti raccoglie circa 2800 specie. L’unica specie presente in Sardegna in grado di procurare considerevoli danni alle strutture lignee delle abitazioni (solai, travi, infissi) è il Reticulitermes Lucifugus. Generalmente sciama verso la fine della primavera e l’inizio dell’estate, eccezionalmente in autunno. Le operaie, di colore bianchiccio e comportamento lucifugo, realizzano delle gallerie in grado di evitare il contatto diretto con l’ambiente esterno per raggiungere voraci il cibo e alimentare l’intera colonia. Questi cannelli sono forse il segno più evidente della loro presenza.
A partire dal termitaio, attraverso le gallerie, raggiungono la cellulosa alla base della loro alimentazione. Raggiungono ceppaie e legno morto sul terreno, solai, infissi, tetti lignei, arredi e infissi. Non disdegnano il materiale cartaceo conservato nelle biblioteche o negli archivi. L’azione devastante delle termiti spesso non manifesta segni evidenti all’esterno, talvolta ci si accorge solo quando il legno è ormai svuotato al suo interno. Risulta cruciale l’intervento tempestivo delle ditte specializzate come la Nuova Prima, soprattutto quando il danno è a carico di travi portanti che rischiano crolli fatali.
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